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hybrid workplace

L’hybrid workplace e la cultura dell’hub working: guida a un nuovo modello 

L’hybrid workplace è un modello che mette insieme il lavoro in ufficio con quello a distanza. Si può considerare probabilmente il frutto più maturo del periodo successivo alla pandemia, poiché fa tesoro di alcuni fattori che sono diventati dirimenti in termini di produttività e prestazioni delle persone. Tra questi fattori, i più importanti sono la flessibilità, l’autonomia decisionale e la conciliazione tra professione e vita privata. Tuttavia, affinché si trasformino nell’architrave della collaborazione tra azienda e dipendente occorre il contesto giusto. Occorre, in altri termini, una cornice concreta che favorisca la crescita di questi elementi. Oggi questa cornice si chiama hub working, un paradigma che da una parte risolve le criticità del classico home working, dall’altra rende attrattivo il lavoro in presenza. Nel primo caso, infatti, si pone come risposta agli spazi del proprio domicilio che spesso non sono concepiti per attività lavorative prolungate, nel secondo enfatizza la centralità della persona adattando gli ambienti al tipo di compito che deve svolgere. 

Come l’hybrid workplace si realizza nell’hub working 

Uno studio di McKinsey del 2021 ha stimato che circa il 20-25% dei dipendenti delle economie avanzate potrebbe lavorare da casa fra i 3 e i 5 giorni a settimana. Se questo è vero in teoria, nella pratica molte abitazioni moderne non si prestano a offrire il luogo idoneo alla prestazione lavorativa. Basti pensare che qualche classifica sulle migliori città nelle quali fare smart working colloca metropoli come Milano e Roma agli ultimi posti. A determinare questo posizionamento in sostanza è il costo della vita, influenzato in particolare dalla spesa per gli affitti. Questo è il motivo per cui l’hybrid workplace, con la possibilità di alternare i luoghi in cui portare avanti i propri compiti, può rappresentare la soluzione per sfruttare le opportunità dei grandi centri urbani, minimizzando al contempo i limiti dovuti ad esempio alla dimensione ridotta degli ambienti domestici. L’hub working in tal senso si pone come smart working terzo rispetto all’home working e al lavoro in azienda. 

I 3 vantaggi dell’hybrid workplace per le aziende 

Se i vantaggi per le persone sono di immediata comprensione, è opportuno ricordare quali sono quelli per le aziende che decidono di eleggere l’hub working come sito privilegiato dell’hybrid workplace. Tra i principali, se ne possono citare 3. 

Aumento della produttività 

Maggiore flessibilità e autonomia, insieme a migliore work life balance sono gli ingredienti di un lavoratore più soddisfatto. Ergo, di un lavoratore più produttivo che utilizza meglio il proprio tempo ed è meno sottoposto alle distrazioni di un ufficio improvvisato in casa propria o di un posto di lavoro rigido e standardizzato. 

Riduzione dei costi generali 

Durante la pandemia molte organizzazioni si sono accorte che i propri immobili erano sovradimensionati per il lavoro a distanza, senza che questo influisse nel ridurre i costi fissi e di gestione. Successivamente, hanno anche realizzato che gli spazi erano poco funzionali all’hybrid workplace che si fonda su meccanismi di rotazione agili del personale. L’hub working, al contrario, è una risorsa che offre non solo spazi fisici modulari, ma consente di far risparmiare le aziende perché propone superficie e servizi a corredo in base al loro effettivo utilizzo. 

Focalizzazione sul business 

L’hybrid workplace collegato a un hub working solleva le imprese da tutte quelle incombenze che non attengono strettamente al proprio core business. Dal facility management alla dotazione IT di base, ci sono una serie di aspetti operativi che possono essere delegati al di fuori del perimetro aziendale. Questo significa che i talenti e le energie dell’organizzazione possono essere convogliate in attività strategiche come la valorizzazione del proprio capitale umano e il presidio del proprio mercato di riferimento. Ecco perché l’hybrid workplace, oltre che un modello da cui non si torna indietro, si sta trasformando in una leva competitiva per quelle realtà che saranno in grado di attuarlo nel modo migliore. 

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