Attivare misure idonee a sostenere il work-life balance in azienda con una employee experience sempre più personalizzata, sarà la sfida che l’HR del 2022 dovrà affrontare. Saranno l’ascolto, la comprensione e il benessere percepito a migliorare la vita lavorativa e, di conseguenza, la produttività e la crescita professionale dei dipendenti.
La pandemia ha permesso a molte persone di rivalutare e rivedere il significato di lavoro, mettendo in primo piano le proprie esigenze e necessità, lavorative e personali. Nel contesto di lavoro ibrido sono nati nuovi bisogni che la figura dell’HR Manager deve comprendere per assicurare equilibrio e benessere lavorativo a chiunque faccia parte dell’organizzazione.
Cos’è il work-life balance e perché è importante
Con il termine “work-life balance” si indica una situazione di equilibrio tra la vita lavorativa e privata dei dipendenti, come ad esempio gli impegni familiari, il tempo libero, gli impegni sociali, la formazione.
Gli elementi chiave che permettono di avere un ottimo work-life balance sono la soddisfazione sul lavoro, la gratificazione per il raggiungimento degli obiettivi, il benessere lavorativo e personale; l’insieme di questi aspetti porta ad una employee experience positiva. Di riflesso migliorano le performance, e vi è una maggiore propensione alla collaborazione e al lavoro di squadra.
Il new normal e i nuovi paradigmi di lavoro nati dall’esigenza di implementare lo smart working e il lavoro dislocato, hanno reso più forte il desiderio di raggiungere tale equilibrio.
L’esperienza lavorativa ibrida pone le persone al centro e il benessere sul lavoro diviene una priorità assoluta per manager e dipendenti, soggetti facenti parte di una comunità, ma con priorità di vita e di lavoro differenti.
La personalizzazione del benessere lavorativo
È questa la più grande sfida per l’HR nel lavoro moderno: adottare un approccio personalizzato nel progettare iniziative per migliorare il work-life balance, e fare in modo che tutti i dipendenti raggiungano la soddisfazione e il benessere lavorativi. Il concetto di equilibrio vita lavorativa-vita privata è altamente soggettivo; ciò che soddisfa una persona potrebbe non sortire lo stesso effetto benefico su di un’altra.
Il cambio generazionale che sta avvenendo nelle organizzazioni ha amplificato la personalizzazione dell’employee experience, poiché vede sempre più Millennials alla ricerca di benefit che permettano loro di vivere esperienze stimolanti.
In una ricerca realizzata nel 2017 da Gympass e Xerox emergeva già il dato che per i giovani è importante trovare un luogo di lavoro che offra loro la capacità di scegliere come lavorare e il tempo necessario per occuparsi di attività esterne a quelle lavorative.
HR e work-life balance: come raggiungere l’equilibrio tra lavoro e vita privata
L’idea alla base del work-life balance è, quindi, quella di garantire che i dipendenti non vengano oppressi dalla loro vita lavorativa a discapito di quella privata e che non siano talmente sommersi dai loro impegni professionali, tanto da non riuscire ad averne al di fuori dell’azienda per cui lavorano.
Le conseguenze di un mancato equilibrio si traducono in stress lavoro-correlato, burnout, distacco e poca partecipazione alle attività in team, scarsa produttività e collaborazione, problematiche queste che intaccano la produttività, la competitività e il successo dell’intera azienda.
Le soluzioni per vincere la sfida del work-life balance
Alcune accortezze immediate che si possono attuare in azienda per un buon work-life balance per tutti hanno a che fare con orario e ambiente di lavoro.
Una soluzione che l’HR può proporre è la riduzione dell’orario di lavoro e un time management ottimale, per dare più tempo libero al dipendente da dedicare alla vita personale, senza andare a ledere la produttività. I luoghi di lavoro flessibili, i digital workplace, sono gli ambienti che meglio consentono al dipendente di scegliere quando e dove lavorare senza intaccare le performance.
Un altro modo per migliorare l’equilibrio lavoro-vita privata è attivare l’ascolto. È difficile per un manager capire quali sono le problematiche in azienda se non si chiedono feedback a chi la abita. I sondaggi sono un ottimo strumento per migliorare il work-life balance, poiché creano una comunicazione bidirezionale che permette di esprimere qualsiasi esigenza.
La tecnologia in questi casi è un’ottima facilitatrice, grazie a delle app che permettono l’invio di sondaggi tramite smartphone.
Adottare approcci personalizzati per garantire un’ottima esperienza utente è il primo passo per vincere la sfida del work-life balance in azienda e per avere dipendenti motivati e felici. E non solo, garantire un sano equilibrio tra vita professionale e privata è importante per l’employee attraction, per essere competitivi sul mercato e non perdere i collaboratori talentuosi che vedono nei paradigmi lavorativi introdotti negli ultimi anni la risposta alle proprie necessità.